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DAL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE EDILE 10.000 NUOVI POSTI DI LAVORO PER ARCHITETTI, GEOMETRI E INGEGNERI

DAL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE EDILE 10.000 NUOVI POSTI DI LAVORO PER ARCHITETTI, GEOMETRI E INGEGNERI

15
Ott 2015

Presentate ieri al Festival delle Professioni di Trento, due nuove figure professionali: il progettista sistemico e il tecnologo delle costruzioni.

A breve Master con gli Ordini e accordi per nuove materie di studio universitarie.

Buratti: «L’incontro più centrato del Festival 2015, che ci sprona a reinventarci e ci dice come fare, proponendo reali opportunità di lavoro».

 

Sono 10.000 i posti di lavoro disponibili nel settore della rivendita di materiali edili per architetti, geometri e ingegneri che si specializzeranno nei sistemi costruttivi per il risanamento degli edifici e il loro efficientamento. A dirlo è Mario Verduci, Segretario generale di Federcomated (la Federazione dei commercianti di materiali edili che fa capo a Confcommercio) e AD di Sercomated (la società di servizi della Federazione) che ospita un importante tavolo di confronto tra produzione e rivenditori. E proprio in questo tavolo è maturata la necessità di due nuove figure professionali per affrontare le esigenze di un mercato sempre più informato e rivolto al segmento della ristrutturazione.

«Le due figure identificate corrispondono a due sbocchi diversi e a mobilità diverse – ha spiegato il presidente di Sercomated Luca Berardo -. Il progettista sistemico lo immaginiamo presente nella rivendita e in show room. È la persona che, quando un utente finale, un artigiano, un progettista si avvicina alla rivendita, ha la capacità di mettere a sistema tutte le esigenze che poi danno la soluzione finale. Le sue sono competenze diffuse, è qualcuno che, sfruttando la capacità e la conoscenza della distribuzione edile è in grado di capire quali sono i sistemi costruttivi e i sistemi di materiali idonei per poter risolvere le esigenze di ogni progetto».

Questo nell’ottica del nuovo ruolo che sta assumendo la rivendita di materiali edili: da semplice magazzino merci a piattaforma di conoscenza. «La priorità non è più quanto costa il prodotto ma quanto esso renda in termini di efficienza se inserito in un determinato sistema e quanto incrementi di valore del mio bene immobiliare. Questi due temi oggi sono prioritari per qualunque persona voglia fare lo sforzo di manutenere la propria casa».

Poi c’è il tecnologo delle costruzioni, seconda figura immaginata da Sercomated, che dovrebbe avere funzione di raccordo tra produzione, distribuzione e mercato: «È chi divulga la conoscenza, la fa arrivare a progettisti, prescrittori e mercato finale – sottolinea Berardo. Queste due figure sono già presenti all’estero, in particolare in Francia e in Germania, dove il loro nuovo contributo ha già dato segni significativi di trasformazione e accrescimento del mercato».

Queste due figure professionali sono state presentate ieri a Trento a Palazzo Geremia, all’interno del ricco programma della IV edizione del Festival delle Professioni, in corso fino al 17 ottobre.

Gabriele Nicoli, che rappresenta il mondo della produzione italiana in Sercomated ed è AD della filiale italiana della multinazionale tedesca Dörken, ha sottolineato: «Il progettista è la quinta P del marketing e la rivendita di materiali edili è il BIM (Building Information Modeling) fisico, che va a supportare il BIM virtuale nell’ottica di un’amplificazione delle conoscenze dei sistemi costruttivi e dei prodotti disponibili».

Oggi la progettazione non è sufficientemente preparata alle richieste del mercato: «Ci sono una serie di opportunità, dalla salvaguardia del territorio all’aumento delle performance degli edifici, dalla DOP (dichiarazione di prestazione che tutti i materiali da costruzione devono avere ma che in pochissimi ancora sanno cosa sia) alla resistenza sismica, che richiedono a gran voce una nuova figura professionale. Ristrutturare un edificio e dover rispondere ai vari regolamenti – ha proseguito Nicoli – richiede una conoscenza dei prodotti altissima, ma sono talmente tanti che è difficile. A dire il vero, i prodotti estetici vengono prescritti in modo perfetto e c’è molta attenzione e informazione da parte dei prescrittori, mentre questo non avviene per i prodotti non in vista, spesso inseriti nella progettazione dell’edificio facendo un copia incolla delle voci di capitolato delle Camere di Commercio locali. Le due nuove figure professionali che proponiamo oggi sono fondamentali per promuovere materiali e sistemi utili a migliorare qualitativamente la salubrità, il comfort e la qualità dell’abitare».

 

Come si fa quindi a diventare progettista sistemico o tecnologo delle costruzioni?

«Con Master organizzati con gli Ordine degli architetti e degli ingegneri o i Collegi dei geometri. Il dialogo è in essere speriamo di finalizzare i corsi nel più breve tempo possibile. Dal punto di vista universitario, invece, la nostra intenzione – ha spiegato Verduci – è coinvolgere Confindustria e ANCE, oltre agli imprenditori della distribuzione edile, per formulare al Ministero della cultura una proposta che inserisca nei programmi di laurea o di diploma le conoscenze specifiche per queste due figure professionali».

 

Alessia Buratti, la presidente del Gipro, il Tavolo dei Giovani Professionisti della Provincia autonoma di Trento, ideatore e organizzatore del Festival delle Professioni, giunto quest’anno alla IV edizione, ha sottolineato: «Il professionista è l’anello di congiunzione tra cittadino e pubblica amministrazione, ma anche tra cittadino e offerta. Il ruolo dei progettisti ultimamente, anche per colpa della categoria, è stato un po’ sminuito: oggi siamo visti come un costo in più da sostenere e non un valore aggiunto. Per questo il progettista deve recuperare il suo ruolo al centro non solo del progetto, ma anche come coordinatore e acceleratore di innovazione. L’idea di reinventarsi la professione è giustissima, attuale. Il vostro intervento è il più centrato e concreto di questa edizione del Festival».

 

Ora le due nuove figure professionali saranno presentate il 28 novembre a Milano nel corso di un incontro con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.

 

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